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L’argomento ‘Napoli’ di due settimane fa evidentemente ha entusiasmato tanto i ragazzi della quarta classe dell’Istituto Ozanam.
Al nostro incontro di oggi con INTERACT su Skype tanti di loro si erano preparati eccezionalmente per presentare una lista lunga di argomenti su Napoli per loro, elencando tra luoghi, edifici, personaggi anche pietanze tipiche partenopee.
L’argomento di oggi, suggerito dal nostro INTERACT (rappresentato dai ragazzi dell’Istituto Axel Munthe Isola di Capri), erano i mestieri antichi di Napoli.
Per avvicinarsi al tema gli alunni hanno nominato con entusiasmo una ventina di mestieri contemporanei a loro conoscenza tra cui il muratore, il fabbro, il barbiere, il veterinario anche la casalinga e il poeta.
Gli mestieri antichi poi ci hanno fatto fare un tuffo nel passato napoletano. Lucio ci ha arricchito nominando ‘a nevaiola, una figura che prima dei tempi del frigorifero in casa portava il prezioso ghiaccio per conservare meglio il cibo. Jonatan invece sapeva sia il chianchiere, come una volta veniva chiamato il macellaio che affettava la carne su una panchina sia lo stagnino. Quest’ultima una figura ambulante che offriva la propria dimestichezza nel saper riparare pentole e altro al momento.
Lo schiattamorto, un custode del cimitero veniva nominato pure come la mamazezzella, che stupiva come termine; lei rappresentava la baby-sitter in tempi passati.
Due mestieri antichi invece si distinguono in quanto sono scomparsi da tempo ma sono rimasti presenti nel nostro vocabolario: ‘a capera viene chiamato scherzosamente una persona che dice appassionatamente pettegolezzi. Una volta era la parrucchiera che veniva in casa, sentendo molto in giro durante una giornata lavorativa era in grado di fornire un servizio gossip. L’altro detto sarebbe ‘sei un saponaro’, per esprimere che uno si è mostrato un po’ sciocco. Nominando il mestiere del saponaro, una figura maschile che vendeva il sapone anche cambiandolo con altri oggetti a volte pure usati.
Parlando su i mestieri di tutti i tempi con il gruppo Interact oggi si è aperta la scia per il pensiero verso il futuro: I ragazzi ora sono invitati a sognare il proprio mestiere del loro domani.